Gli
Agnati, rappresentati nelle acque dolci dall’ordine dei
Petromyzontiformes (Petromizontiformi), dal punto di vista delle
strutture e della filogenesi sono così primitivi, che per un
certo tempo furono attribuiti dagli antichi naturalisti (e
tuttora volgarmente) alla generica classe dei pesci, dai quali
però sono diversissimi dal punto di vista zoologico. In seguito
le lamprede furono assegnate alla classe Cyclostomata
(Ciclostomi) che ancora è utilizzata da molti autori di testi
sull’ittiofauna. Attualmente l'opinione maggiormente condivisa
da parte degli studiosi sembra essere quella di assegnare a
questa classe zoologica il nome Agnatha (Agnati). Motivazioni di
carattere paleontologico e tassonomico depongono a favore di
questa tesi.
Altri
autori utilizzano la vecchia dizione “Cephalaspidomorpha”,
nomenclatura che deve essere più propriamente assegnata alla
sottoclasse di Agnatha, abitualmente divisa in quattro ordini,
comprendenti sia forme attuali sia estinte.La dizione
Cyclostomata ha generato molteplici discussioni tanto che,
ancora oggi, ittiologi di lingua inglese preferiscono utilizzare
il nome Marsipobranchii (Marsipobranchi). In base alla legge di
priorità del codice internazionale di nomenclatura zoologica
(1961, 1964, 1985), Cyclostomata (1806) ha però la precedenza
su Marsipobranchii (1838).Inoltre in quest'ultimo nome il suo
istitutore, il politico e naturalista franco-italiano Carlo
Luciano Bonaparte (1803-1857), includeva anche l'anfiosso (Branchiostoma
lanceolatum) che, secondo gli evoluzionisti, i paleontologi e
gli zoologi, non appartiene al subphylum (sottotipo) dei
Vertebrata (vertebrati), nel quale rientrano gli Agnatha o
Cyclostomata, bensì a quello degli Acrania (Acrani) o
Cephalochordata (Cefalocordati). |