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Il geotritone del Supramonte,
Speleomantes
supramontis (Lanza, Nascetti &
Bullini, 1986) |
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Descrizione -
Specie molto simile a S. flavus, dal corpo lacertiforme, con testa
di forma ovale lunga circa 1/8 della lunghezza totale. Muso arrotondato
con leggera sovrapposizione verticale tra i denti anteriori superiori e
quelli inferiori. Coda a sezione ovale, robusta, lunga poco meno della
metà della lunghezza totale. Tronco a sezione di forma quadrata. Arti
relativamente ben sviluppati, con gli anteriori a quattro dita e
leggermente più corti dei posteriori, a loro volta provvisti di cinque
dita. Colorazione della livrea altamente variabile. Il colore di fondo del
dorso varia dal marrone chiaro a toni scuri, fino al nero, con maculature,
chiazze o marezzature più chiare, spesso con riflessi metallici. La tinta
delle ornamentazioni può essere ocra, bruno, grigio verdastro o,
raramente, color carne. Le parti ventrali sono più chiare, ocra,
giallastre o rosate, spesso con maculature scure su gola, ventre e coda.
Talvolta la zona ventrale appare translucida e consente di osservare gli
organi interni. Le estremità hanno generalmente tinta simile a quella del
dorso. |
Dimorfismo
sessuale
- Le femmine adulte, specialmente gli esemplari più anziani, hanno
generalmente una struttura più tarchiata rispetto ai maschi. I maschi
adulti presentano un'area ghiandolare sotto il mento, particolarmente
evidente nel periodo riproduttivo. |
Larve - Non esiste ciclo larvale, gli
immaturi fuoriescono dalle uova perfettamente formati. |
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Habitat
e abitudini
- S. supramontis è specie endemica
della Sardegna, dove vive in aree boscose umide, ricche di affioramenti
rocciosi, grotte e crepacci, in prossimità di torrenti. Come le specie
congeneri è esclusivamente
terrestre e non dipende dall'acqua per la riproduzione. Anche se questo
geotritone risulta abbondante specialmente dentro le grotte, si può
incontrare anche all'aperto nascosto sotto massi o nelle asperità del
substrato. In grotta sono stati
incontrati esemplari fino a 290 metri di profondità.
La specie è fotofoba è tende ad uscire dai ripari durante le ore notturne.
L'attività superficiale si svolge
di giorno quando le condizioni atmosferiche non agiscono da fattore
limitante, solo con condizioni particolari di temperatura fresca ed
elevata umidità, come nelle giornate di tempo coperto e dopo la pioggia.
Rispetto ai geotritoni continentali, la temperatura ottimale per la specie
risulta leggermente superiore. Localmente il geotritone del Supramonte può
raggiungere elevate densità di popolazione, Voesenek et al.(1987) hanno
osservato valori di 300 esemplari per ettaro. Di abitudini rupicole
ricerca il cibo scalando superfici rocciose viscide e ripide, catturando
le prede estroflettendo la lingua in modo simile ai camaleonti. Come gli
altri geotritoni, anche in questa specie sono presenti ghiandole dorsali
che secernono una sostanza deterrente tossica.
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Alimentazione - La dieta comprende un largo
spettro di invertebrati. Le specie più frequenti sono ortotteri,
coleotteri, aracnidi, gasteropodi, opilionidi, anellidi ed altri
invertebrati. Gli immaturi si cibano di piccoli invertebrati, aumentando
la taglia delle prede col progredire del loro sviluppo. |
Riproduzione - I dati sulla riproduzione
S. supramontis sono molto scarsi. Lo sperma viene trasferito
attraverso contatto cloacale. La fecondazione è interna e la femmina è in
grado di conservare la spermateca anche per fecondazioni successive. La
copula è preceduta da un rituale di corteggiamento da parte del maschio.
Ogni covata è composta da 6 a 14 uova, di color avorio, che al momento
della deposizione misurano circa 5 - 6 millimetri di diametro. Le uova
vengono occultate dalla madre in luoghi umidi, sotto pietre e letti di
foglie. La femmina si acciambella attorno a esse fino alla schiusa,
allontanandosi solo per brevissimi periodi
quando va a nutrirsi. Con lo sviluppo embrionale le uova aumentano
progressivamente di dimensione, dopo circa 8 mesi raggiungono il diametro
di circa 10 millimetri. A 12 °C
di temperatura la nascita dei piccoli avviene dopo circa 10 mesi. |
Accrescimento
- Specie di medie dimensioni, i maschi raggiungono una lunghezza massima
di 135 mm (media 109 mm), mentre le femmine 133 mm (media 113.5 mm). La
maturità sessuale viene raggiunta dal terzo al quarto anno d'età. Non sono
disponibili dati sulla longevità. |
Predatori,
parassiti e malattie - I geotritoni possono essere predati da varie
specie di serpenti, mammiferi ed uccelli notturni, ma grazie al loro
particolare modo di vita ed al loro habitat vengono catturati in numero
esiguo. |
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Status
della specie - Anche se la specie viene ritenuta comune, e talvolta
molto abbondante (Vosenek, van Rooy & Strijbosch 1987), sembra che
recentemente sia entrata in una fase di declino e la sua osservazione sta
diventando sempre più difficile. La rarefazione di S. supramontis è
da imputare alla perdita di habitat per disboscamento, costruzione di
strade e strutture turistiche, ecc. Ripercussioni negative sulla densità
di popolazione possono essere anche determinate dal prelievo di esemplari
da destinare alla terraristica. La cattura è peraltro considerata illegale
e perseguita per legge. |
Protezione -
S. supramoltis viene elencata nell'Appendice II della Convenzione di
Berna ed agli Annessi II e IV della Direttiva Europea "Habitats". Il
geotritone del Supramolte è protetto da leggi nazionali e regionali. La
specie è presente nel Parco Nazionale del Gennargentu e Golfo di Orosei.
Nella lista rossa IUCN le popolazioni di S. supramontis sono
considerate in pericolo (EN, endagered) per la limitata estensione della
sua area di presenza, inferiore a 5.000 km², per il declino del numero di
esemplari adulti, e per il continuo degrado a cui è sottoposto il suo
habitat. |
Galleria
Fotografica e Links correlati |
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Il sito di IUCN, World
Conservation Union, sulle specie in pericolo |
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