Caratteristiche
generali -
La classe degli anfibi comprende
vertebrati terrestri (tetrapodi), con organizzazione
relativamente primitiva, per certi aspetti affini ai pesci, e
caratterizzati principalmente da:
mole di solito modesta o piccola;
corpo lacertiforme, con quattro
arti ben sviluppati, oppure anguino, con arti, molto ridotti o
anche assenti, o con tronco tarchiato e massiccio,
quattro arti molto sviluppati e robusti e coda mancante;
ciclo della vita
tipicamente diviso in due fasi principali: la prima, larvale, interamente in acqua e
con respirazione branchiale, e la seconda, adulta, terrestre o
parzialmente anche acquatica, con respirazione polmonare.
Esistono eccezioni e diverse specie conservano
le branchie per tutta la vita (perennibranchiate);
caratteristico processo di
metamorfosi nella graduale transizione dalla vita acquatica a
quella terrestre; più vistoso e complesso negli anuri e non
attuato da tutte le specie (mancante o molto parziale nei
perennibranchiati ):
pelle nuda, con rare
produzioni epidermiche, ricca dì formazioni
ghiandolari;
arti fondamentalmente
pentadattili, ma con numero delle dita spesso ridotto (specialmente negli
arti anteriori), sino a due; solo
eccezionalmente esistono unghie; arti talvolta assentì;
scheletro osseo, ricco di
formazioni cartilaginee, con colonna vertebrale formata da un
numero variabile di vertebre (da dieci a oltre duecento); la
regione sacrale è costituita da una sola vertebra, di rado da
due o tre;
costole, se presenti, mai
collegate con lo sterno;
denti, se presenti, piccoli e di
forma uguale, molto numerosi, non inseriti in alveoli e a
sostituzione indefinita;
cuore, negli adulti, costituito
di due atrii e di un solo ventricolo; circolazione semplice
nelle larve e nelle specie perennibranchiate, doppia e
incompleta negli adulti polmonati; esistono due aorte, destra e
sinistra;
respirazione branchiale nello
stadio larvale e per tutta la vita nei perennibranchiati, oppure
polmonare, negli adulti; la respirazione avviene
spesso anche per via cutanea;
temperatura corporea variabile (
eterotermì);
riproduzione quasi sempre a mezzo
di uova (talora ovovivipara), deposte in acqua o in ambiente umido, in numero elevato. La fecondazione può essere
esterna o interna.
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