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La famiglia dei Cobitidae è stata
spesso chiamata Cobitididae. Il nome Cobitidae è stato
confermato durante i lavori della Commissione Internazionale di
Nomenclatura Zoologica nel 1988.
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Gran parte delle specie di questa
famiglia sono bene adattate a sopravvivere in acque povere di
ossigeno. Aspirano aria dalla superficie, attraversando
l'intestino, viene assorbito l'ossigeno dalla mucosa, mentre
l'anidride carbonica viene espulsa attraverso la cloaca. I
cobitidi sono molto sensibili ai cambiamenti di pressione
atmosferica e diventano molto attivi quando questa diminuisce.
Per questo motivo sono spesso chiamati "pesci barometro". Questi
pesci predano generalmente piccoli invertebrati bentonici che
ricercano sul fondo tramite i barbigli tattili. La dieta
comprende vermi, crostacei, insetti e loro larve, piccoli
molluschi, ma si cibano anche di sostanze vegetali, come alghe
epilitiche e filamentose, e detrito organico. Quasi tutte le
specie sono fotofobe e svolgono la maggior parte della loro
attività durante le ore notturne. Parecchie di queste restano
infossate nel fango durante il giorno, emergendo per cibarsi
durante la notte. I cobitidi si spostano attraverso movimenti
ondulatori del corpo, questo tipo di locomozione è
particolarmente sviluppata nelle specie più allungate. Il
movimento sinusoidale ha comportato una riduzione della
grandezza e della forma delle pinne. |
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Famiglia |
Genere |
Specie |
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Cobitidae |
Cobitis |
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Cobitis
arachthosensis, Cobitis
bilineata, Cobitis
calderoni,
Cobitis dalmatina,
Cobitis elongata,
Cobitis
elongatoides, Cobitis
hellenica,
Cobitis
illyrica,
Cobitis jadovaensis,
Cobitis
melanoleuca, Cobitis
meridionalis,
Cobitis
narentana,
Cobitis
ohridana, Cobitis
paludica,
Cobitis
pontica,
Cobitis
punticulata, Cobitis
punctilineata,
Cobitis stephanidisi, Cobitis
strumicae,
Cobitis
taenia,
Cobitis
tanaitica,
Cobitis
taurica, Cobitis
trichonica, Cobitis
vardarensis, Cobitis vettonica,
Cobitis
zanandreai. |
Misgurnus |
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Misgurnus
anguillicaudatus, Misgurnus
fossilis. |
Sabanejewia |
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Sabanejewia
aurata, Sabanejewia
balcanica,
Sabanejewia baltica, Sabanejewia bulgarica,
Sabanejewia caucasica, Sabanejewia kubanica, Sabanejewia
larvata, Sabanejewia
romanica,
Sabanejewia vallachica. |
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Caratteristica delle specie
della famiglia è il corpo allungato con i profili dorsale e
ventrale quasi paralleli. La bocca è piccola, in posizione
subterminale, ornata da 3 - 6 paia di barbigli. Sul labbro
inferiore, il lobo del mento è diviso in due parti. La parte
anteriore è generalmente corta e spesso si divide in lobuli.
La sezione posteriore, più lunga, è spesso divida in due o più
estensioni simili a barbigli. I denti faringei sono sottili e
uniseriati. Presenza di una spina erettile in prossimità
dell'occhio. Aperture branchiali piccole. Squame piccole e
numerose. Vescica gassosa formata da due parti successive, la
parte anteriore è racchiusa in un involucro osseo. Molte
specie sono morfologicamente molto simili e sono state
riconosciuto solo di recente grazie a studi di genetica e di
biochimica. Tra gli elementi più usati come chiave per
l'identificazione delle specie figurano la conformazione della
fila di macchie scure lungo i fianchi, della linea
medio dorsale, la regolarità o irregolarità delle marezzature
comprese tra queste file, e una o due macchie scure alla base
della pinna caudale. Le specie più grandi raggiungono una
taglia di circa 40 cm di lunghezza, ma la maggioranza è molto
più piccola.
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Le origini di questa famiglia
datano dalla fine dell'Eocene o dal primo Oligocene del sud
della Cina, le specie in seguito si sono spinte a nord
attraverso l'Europa e la Siberia durante un lungo periodo che
comprende Oligocene, Miocene e Pliocene, soltanto nell'ultimo
periodo si sono spostate a sud verso l'Asia del sud ovest
(Sawada, 1982; Menon, 1987; 1992; Bănărescu and Nalbant, 1998).
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Diverse specie di cobitidi
sono utilizzate come pesci ornamentali da acquario, come i
cobiti coolie o kuhli ed i pesci barometro. Cobitis taenia è
spesso utilizzata in Europa come pesce esca per specie
predatrici.
La famiglia dei Cobitidi è
diffusa in Eurasia ed Africa settentrionale occidentale, con
21 generi e circa 164 specie.
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