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Barbo bulatmai o schiena d'acciaio,
Luciobarbus capito (Güldenstädt,
1772) |
Caratteri
meristici - Squame in serie
laterale: 51-72, di solito 60-66. Branchiospine: 12-19, raramente
fino a 22. Vertebre: 42-45. Pinna dorsale: III-V/7-9.
Pinna anale: II-IV/5-6. Raggi molli pinne pettorali: 15-19. Raggi molli pinne ventrali: 7-9. Pinna caudale: 19. Denti faringei: 2.3.5-5.3.2. |
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© A.
Abdoli
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Descrizione
- Corpo slanciato a sezione trasversale ovale, lateralmente
compresso. Testa relativamente piccola, con muso appuntito. Bocca è infera, di grandezza
moderata, ed a forma di ferro di cavallo. Labbra
carnose, con tubercoli ma senza lobo mediano sul
labbro inferiore. Barbigli corti, più robusti che nella maggioranza
delle altre specie del genere. Il barbiglio anteriore, esteso all'indietro, raggiunge
il bordo anteriore dell'occhio o il suo centro; il barbiglio posteriore
tocca il bordo posteriore dell'occhio od il preopercolo. Occhio è relativamente piccolo.
Denti faringei
uncinati e
disposti in tre serie. Le branchiospine aumentano di numero al
crescere della taglia. Sul dorso, davanti alla pinna dorsale, si osserva
una carena arrotondata. La colorazione del dorso è bruno grigio, variabile
fino a bruno scuro. I Iati sono giallo argentei ed il ventre è bianco. La
linea laterale può essere pigmentata e scura. La pinna dorsale è scura e
può presentare alcune macchie. La pinna caudale ha il lobo superiore
grigiastro o giallastro o leggermente aranciato, possono essere presenti
macchie grigie, il lobo inferiore è da arancio giallastro a giallo
canarino acceso, con bordo inferiore di colore rosa. La pinna pettorale è
biancastra più o meno sfumata si giallo o rosa. Le pinne ventrali ed anali
sono da giallo canarino ad arancio, con bordo bianco. Il peritoneo è di
colore bruno scuro. La
separazione tra il dorso scuro ed i fianchi e netta, tanto che ha valso
alla specie il titolo di "bulat-mai" (dorso d'acciaio). |
Dimorfismo
sessuale - Non si osserva dimorfismo sessuale. Durante il
periodo di frega non si notano modificazioni della livrea o comparsa di
tubercoli nuziali. |
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Habitat
e abitudini
- Anadromo, forma grandi branchi che popolano le coste marine, le acque salmastre e tratto medio e terminale dei fiumi.
Le popolazioni del mar Caspio sono anadrome, ma esistono anche forme che
risiedono permanentemente in acqua dolce. In mare questi barbi stazionano
generalmente a profondità comprese tra 9.15 e 14.2 m (Knipovich 1921).
Nella laguna di Anzali sono presenti popolazioni permanentemente residenti
e popolazioni anadrome (Karimpour, 1998). Secondo (Solak, 1977), la
specie eviterebbe i fondali melmosi, mentre per Bogutskaya, Bănărescu e
Almaça in Bănărescu & Bogutskaya (2003) descrivono come ambiente preferito
le acque calde, profonde ed a lenta corrente, con fondali misti a
sabbia, ghiaia e fango, può essere presente anche in habitat lacustri.
Generalmente questi pesci risalgono fino agli affluenti superiori dei
fiumi maggiori. Le risalite dal mare, nel fiume Kura in Azerbaijan,
giungono fino alla cittadina di Aragva. La risalita nel Kura si svolge per
quasi tutto l'anno, tranne che nei due mesi puù caldi. In ogni caso le
principali migrazioni riproduttive avvengono in settembre - ottobre e
aprile (Bogutskaya, Bănărescu and Almaça in Bănărescu & Bogutskaya, 2003).
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Alimentazione - La dieta consiste
principalmente di insetti, crostacei e vermi, alghe filamentose ed altro
materiale vegetale. Vengono predati anche insetti terrestri, piccoli pesci
ed anfibi. Nel contenuto stomacale, Abdoli (2000) ha rinvenuto
Efemerotteri, Tricotteri e Chironomidi. In un esemplare catturato in Iran
erano presenti resti di pesce, probabilmente un immaturo della stessa
specie. Abdurakhmanov (1962) ha osservato, in esemplari sezionati,
cavallette e formiche, presumibilmente catturate in superficie. |
Riproduzione
- La riproduzione si svolge in tarda primavera ed in estate, in
fiumi a corrente veloce, di bassa profondità e con acqua ben ossigenata, A
seconda della taglia, le femmine possono depositare fino a circa 200.000
uova, dal diametro superiore a 1.8 mm. Pesci con gonadi ben sviluppate
sono stati catturati nel fiume Gorgan ai primi di luglio, confermando la
riproduzione nei mesi più caldi.
Le popolazioni che risalgono i fiumi in primavera si riproducono durante
l'estate, mentre quelli che rimontano in estate ed autunno, durante la
successiva primavera o estate (Bogutskaya, Bănărescu and Almaça in
Bănărescu & Bogutskaya, 2003). |
Accrescimento e resilienza - Tempo
minimo di raddoppiamento della popolazione, molto basso: più di 14 anni.
Le popolazioni anadrome sono più pesanti dei pesci della stessa lunghezza
residenti stabilmente in acqua dolce. Secondo le fonti di letteratura la
specie raggiunge 1.05 m di lunghezza e 5 kg di peso. La maturità sessuale
viene raggiunta a 3 - 5 anni, con le femmine che maturano un anno più
tardi dei maschi. Shajiee et al. (2002) riportano un rapporto tra i sessi
di 3 : 1 a favore dei maschi, nelle popolazioni del mar Caspio. Nel bacino
del mar Caspio questi pesci possono superare gli otto anni di vita. |
Predatori,
parassiti e malattie - Ospite di varie specie di parassiti,
tra i quali vermi elminti, protozoi, ed altre specie di invertebrati. Molnár and Jalali (1992) riportano
la presenza del trematode monogeneo Dactylogyrus linstowi in
esemplari provenienti dal fiume Safid Rud. Gli esemplari feriti e/o malati
possono contrarre infezioni micotiche. Questi pesci possono esser e predati da
pesci, uccelli e rettili ittiofagi. In mare vengono catturati anche dalla
foca del Caspio (Pusa caspica). Specie soggetta a malattie virali e
batteriche. |
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Status
della specie - Complessivamente si stima che la popolazione
totale sia diminuita di almeno il 30% negli ultimi 30 anni. Le popolazioni di questa specie sono in declino
a causa della diminuzione delle aree adatte alla riproduzione,
dell'espansione dello sviluppo idroelettrico, con
costruzione di dighe e chiuse che impediscono le migrazioni. Tra le cause
della rarefazione della specie va citata anche l'eccessiva pressione di
pesca, spesso effettuata illegalmente, è l'aumento di sostanze inquinanti
immesse nell'ambiente. Nel Mare d'Aral, negli ultimi 30 anni (tre
generazioni), dal 1976, la specie è stata estinta da gran parte del suo
areale (circa il 20%), a causa dell'intensa estrazione di acqua. Ora la
specie dovrebbe sopravvivere solo in alcuni bacini artificiali dell'Amu
Darya e Syr Darya (affluenti dell'Aral). Nel Mar Caspio occidentale la
popolazione semi-anadroma è in declino, a causa della mancanza di siti
di frega e per la forte pressione del bracconaggio, ma è ancora
frequente negli affluenti del Mar Caspio meridionale in Azerbaigian e in
Iran. Esistono ancora popolazioni di L. capito nel corso
superiore del fiume Arax (Arasse) in Turchia. |
Protezione
- Nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of
Nature and Natural Resources) la specie è classificata come vulnerabile
(VU A2cd, Vulnerable). Kiabi et al. (1999) considera che la specie necessiti di misure di
conservazione, secondo i criteri imposti da IUCN. |
Valore
economico - Viene pescato con reti da posta e a strascico.
Molto apprezzato affumicato o secco. Holčík & Oláh (1992) segnalavano la
cattura di solo 9 kg nell'Anzali Mordab nel 1990. Durante sei mesi di
stagione di pesca con la sciabica (da ottobre ad aprile), furono
catturate 17 tonnellate di questi pesci nel 1997, 28 tonnellate nel 1998 e
7 tonnellate nel 1999. |
Pesca
- La specie è molto apprezzata dai pescatori sportivi. La pesca
commerciale viene effettuata sia artigianalmente, con reti da posta nei
fiumi e con sciabiche dalle spiagge, sia industrialmente con pescherecci. |
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