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Gambusia occidentale,
Gambusia
affinis (Baird
& Girard, 1853) |
Caratteri
meristici - Squame sulla linea laterale: 32-33. Raggi divisi
pinna
dorsale: 61/2.
Raggi divisi pinna anale:
91/2.
Raggi divisi pinne pettorali: 10-14. Raggi divisi pinne
ventrali: 6. |
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Descrizione -
Molto simile a Gambusia holbrooki, dalla quale differisce per la
conformazione del gonopodio nei maschi, per il numero di raggi della pinna
dorsale (61/2
contro 51/2),
e per il numero di raggi della pinna anale (91/2
contro 81/2).
Corpo affusolato compresso lateralmente. Testa larga dorsalmente depressa.
Bocca piccola, in posizione terminale, rivolta verso l'alto. Mascella
inferiore prominente. Denti unicuspidati, piccoli e numerosi. Peduncolo
caudale relativamente snello. Corpo coperto da squame cicloidi piuttosto
grandi. Pinna dorsale a base corta, con origine in posizione piuttosto
arretrata, posteriormente alla corrispondenza con l'origine della pinna
anale. Gonopodio del maschio dotato di uncino formato da 2-3 segmenti
sulla parte distale del terzo raggio. Pinna caudale unilobata a margi-ne
posteriore convesso. Livrea del dorso di colore scuro, variabile da verde
oliva a grigio, fianchi di tonalità più chiara procedendo verso il ventre
biancastro. I bordi scuri esterni delle squame formano un disegno
reticolato su dorso e fianchi. Nella parte anteriore del corpo,
particolarmente in corrispondenza degli opercoli e sopra il ventre si
notano iridescenza verdi e bluastre. Le larve e gli immaturi appaiono
semitrasparenti. Pinna dorsale e caudale ornate da punti neri, spesso
disposti in linee trasversali scure. Pinne pari e pinna anale translucide,
con sfumature giallastre o bianco giallastra. Non sono rari esemplari
melanici con livrea completamente nera ed esemplari maculati. |
Dimorfismo
sessuale -
Il corpo del maschio presenta i profili
superiore e inferiore con la stessa curvatura, mentre nella femmina il
profilo inferiore è molto più arcuato di quello superiore. Nel
maschio la pinna anale è trasformata in organo copulatore. |
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Habitat
e abitudini
- G. affinis è specie eurialina, dotata di una grande
adattabilità ambientale, in grado di vivere in acque povere di ossigeno, tollerare alte concentrazioni saline
e variazioni
di temperatura (0-30°C). Queste carat-teristiche la
rendono capace di colonizzare ambienti di ogni tipo come lagune, paludi,
canali, fiumi, laghi e stagni. In ogni caso la gambusia preferisce le
acque piuttosto calde, dotate di fondali fangosi in cui sprofondare quando
la temperatura cala eccessivamente. Frequenta esclusivamente i sottoriva,
dove caccia tra la vegetazione e nelle zone acquitrinose più basse.
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Alimentazione - La specie si nutre
principalmente di larve e pupe di ditteri, come zanzare e chironomidi, ma
nella sua dieta entrano anche altri piccoli invertebrati, organismi
planctonici e uova di pesci. |
Riproduzione
- La gambusia raggiunge la maturità sessuale a circa un anno. Nella
sua area di diffusione originaria la frega si svolge in estate, mentre,
nelle acque italiane, può verificarsi anche nella tarda primavera. La
fecondazione è interna e le femmine partoriscono annualmente a più
riprese, generando ogni volta alcune decine di piccoli completa-mente
sviluppati. |
Accrescimento e resilienza - Tempo minimo di
raddoppiamento della popolazione, medio: 1.4-4.4 anni (K=1.20; tmax=3; Fec = 10-60).
La taglia è molto ridotta e si aggira sui 3,5
cm per i maschi, mentre nelle femmine è di 6 cm circa. |
Predatori,
parassiti e malattie - La specie è soggetta a malattie virali
e batteriche. Ospite di varie specie di parassiti, tra cui elminti, crostacei e
protozoi. Occasionalmente viene predata da uccelli e pesci ittiofagi.
Uova, larve, ed immaturi possono essere vittima di invertebrati
acquatici, come ditisci e larve di libellula. |
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Status
della specie - La specie è competitrice alimentare di specie
simili autoctone. Attualmente non sembra in espan-sione ma, grazie alla maggior tolleranza all'alterazione ambientale e alla tendenza a predare
neonati di altre specie, si presenta come pericoloso nemico per specie
indigene in
pericolo, come Aphanius fasciatus, A. baeticus e A. hispanicus. |
Protezione
- Trattandosi di specie alloctona introdotta, non dovrebbe essere
protetta. |
Valore
economico - Il valore economico della gambusia è legato a un
modesto interesse che può ricoprire come pesce ornamentale. La gambusia è
stata impiegata con successo come arma biologica per contrastare la
malaria, grazie alle sue particolari abitudini alimentari basate su di un
consumo preferenziale di larve di zanzare. Per questo motivo la sua
attuale diffusione geografica comprende quasi tutte le aree rivierasche,
temperate e tropicali, del globo. |
Pesca -
La specie non riveste nessun interesse per la pesca sportiva o per
la pesca commerciale. |
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