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Spinarello ucraino,
Pungitius
platygaster (Kessler
1859) |
Caratteri
meristici - Pinna dorsale: VIII-XI/12. Pinna anale: I/6-9.
Pinne pettorali: 9-11. Pinne ventrali: I/1-2. Vertebrae: 29-31, di cui 13
precaudali. Branchiospine: 9-11. |
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Descrizione -
Corpo affusolato a sezione trasversale ovale compressa lateralmente. Testa
con muso corto ed occhi relativamente grandi. Bocca grande con apertura
orale inclinata verso l'alto, il bordo della mascella forma un angolo
pronunciato rispetto al profilo ventrale del corpo. Da 8 a 11 spine
dorsali. Cintura ossea pelvica completa. Presenza di di 22 - 34 scudi
ossei laterali, i primi 4 - 12 sono grandi. Peduncolo caudale privo di
carene ossee laterali. Pinna caudale a margine arrotondato. Colore di
fondo della livrea verde scuro con sfumature brune o giallastre sul
dorso, progressivamente più chiaro sui fianchi procedendo verso il ventre
biancastro. Dorso e fianchi hanno riflessi metallici. Le parti superiori
del corpo sono ornate da macchie scure interconnesse a formare una sorta
di marezzatura, sulla parte inferiore dell'opercolo e del capo possono
essere presenti numerose piccole macchie nerastre. Peritoneo argenteo. |
Dimorfismo
sessuale - I maschi in frega la livrea acquista tinte più accese e
la parte posteriore delle spine ventrali diviene di colore blu-bianco. |
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Habitat
e abitudini
- Specie eurialina in grado di sopportare concentrazioni di
salinità relativamente elevate. In Europa è solitamente rara in acque salmastre,
mentre le popolazioni del bacino del Mar Caspio vi risultano frequenti. In
Iran è segnalata nelle lagune di Anzali Mordab e di Ameerkalaye vicino a
Lahijan. Jolodar and Abdoli (2004) segnalano la specie nelle aree costiere
salmastre Mar Caspio, riportandola come numerosa nella laguna di Gomishan.
In acqua dolce l'habitat tipico è costituito da acque ferme o a corrente lenta, di scarsa
profondità, fresche e limpide, con fondali sabbiosi e ricchi di
vegetazione. Frequente nel corso medio ed inferiore dei principali fiumi, ed
in laghi con buona trasparenza dell'acqua. Generalmente P. platygaster
staziona nei pressi della vegetazione dei sottoriva, ed in vicinanza di canneti
e banchi di vegetazione sommersa.
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Alimentazione - La dieta comprende
principalmente invertebrati bentonici e planctonici, tra cui insetti e
loro larve, vermi, gasteropodi, e crostacei. Preda anche di uova di pesci e avannotti.
Le larve e gli immaturi si cibano di plancton e microinvertebrati. Paepke
in Bănărescu & Paepke (2002) considerano
P. platygaster un
importante predatore di larve di zanzara diffuse nei corpi idrici minori
(controllo biologico della malaria). |
Riproduzione - La specie si riproduce in
primavera quando la temperatura dell'acqua raggiunge 15 - 17 °C, si può
svolgere anche a temperature elevate, fino a 28 °C, condizioni in cui le
uova di P. pungitius non resistono. Maschio territoriale. Il maschio fabbrica un nido formato da materiali vegetali uniti con
un secreto prodotto dai reni dell'animale. L'accoppiamento è preceduto da
rituale di corteggiamento. La femmina indica la disponibilità a deporre
ponendosi con la testa rivolta verso l'alto nei pressi del nido. Il
maschio esegue una danza a zig-zag e conduce la femmina all'ingresso del
nido tenendo la testa inclinata a 60° verso il basso, facendo
contemporaneamente lampeggiare il blu e bianco delle spine ventrali con
serie di brevi scatti. La femmina entra nel nido mentre il maschio maschio
la stimola sul peduncolo caudale per favorire l'emissione delle uova. Dopo
la deposizione la femmina abbandona il nido ed il maschio entra per
fertilizzare le uova. La parte principale dell'accoppiamento richiede
circa 10 secondi. Esistono cure parentali. Il maschio accudisce le uova, continuando a proteggere
gli avannotti per la durata dell'assorbimento del sacco vitellino, di
solito per circa una decina di giorni. |
Accrescimento e resilienza -
Tempo minimo di raddoppiamento della
popolazione, alto: meno di 15 mesi. In entrambi i sessi la maturità
sessuale viene raggiunta poco prima della fine del primo anno di vita. Nel
delta del Volga gli adulti maturi hanno lunghezza compresa tra 32 e 58 mm
SL (media 4,0 centimetri), mentre i giovani di un anno misurano tra 12 e
28 mm SL (media 2,3 centimetri). La durata della vita normalmente non
supera i 2 anni, anche se rari esemplari possono raggiungere i 3 anni di
vita. |
Predatori,
parassiti e malattie - Tra i parassiti sono segnalate diverse
specie dei generi Gyrodactylus, Schistocephalus, Ligula,
Echinorhynchus, Argulus. Tra i predatori figurano numerose
specie di pesci, tra i quali Perca fluviatilis, Esox lucius,
Silurus glanis, Aspius aspius, Sander lucioperca e
Neogobius melanostomus, serpenti acquatici, tartarughe palustri, rane
ed uccelli ittiofagi. Nel Mar Caspio, la foca (Pusa
caspica) si ciba di questi pesci. |
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Status
della specie - La specie è numerosa e localmente abbondante in quasi tutta
la sua area di distribuzione. Localmente alcune popolazioni possono
scomparire od entrare in declino a causa di bonifiche, canalizzazioni ed altre opere
di regimazione fluviale in grado di compromettere l'integrità
dell'habitat. |
Protezione - Nessuna.
La specie è iscritta nella Lista Rossa IUCN (International Union for
Conservation of Nature and Natural Resources) come specie a basso rischio
(LC, Least Concern). |
Valore
economico - Non riveste nessun interesse commerciale. Carni di scarso pregio
e piccole dimensioni. Viene spesso utilizzata in laboratorio per
studi etologici. |
Pesca - La specie non ha interesse per pesca sportiva e professionale. Veniva catturata per la produzione di olio
e per essere utilizzata in pescicoltura come pesce foraggio o per la
produzione di mangimi. |
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