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Il
salmerino di torrente, Salvelinus fontinalis
(Mitchill,
1814) |
Caratteri
meristici - Squame sulla linea laterale: 220 - 230. Squame
con pori sulla linea laterale: 110 - 130. Squame sopra la linea laterale:
36 - 38. Squame sotto la linea laterale: 30 - 38. Branchiospine: 14 - 22.
Vertebre: 58 - 62. Pinna dorsale: III - IV; 8 - 14. Pinna adiposa
presente. Pinna anale: III - IV; 8 - 14. Pinne pettorali: I; 10 - 14.
Pinne ventrali: I; 7 - 10. Pinna caudale: 19. Numero cromosomico: 2n = 84. |
Descrizione
- Corpo fusiforme a sezione ovale, allungato e compresso lateralmente, coperto da
minute squame cicloidi e protetto da abbondante muco. Testa relativamente grande,
con bocca in posizione mediana, grande e
dotata di numerosi piccoli denti, robusti e acuti, distribuiti su entrambe
le
mascelle, sui palatini e sul vomere. Vomere piccolo, con denti assenti
dallo stelo. Stomaco provvisto di ciechi pilorici (da 23 a 55). Pinne ventrali
provviste di processo ascellare, con origine arretrata
rispetto alla corrispondenza con quella della pinna dorsale. Pinna caudale
a bordo dritto o debolmente concavo. Linea laterale in posizione mediana.
Livrea variabile a seconda dell’ambiente, delle condizioni meteorologiche
e della fisiologia dell'esemplare. Colore di fondo del dorso
grigio bluastro o bruno violaceo, fianchi più chiari, ventre grigio arancio o roseo.
Pinna dorsale, seconda dorsale adiposa, parte superiore della testa e della pinna
caudale, dorso e fianchi fino quasi al ventre, coperti di
variegature bianco giallastre, verde oliva o beige. Primo raggio delle pinne pettorali, ventrali e anale, di colore bianco
e con
bordo posteriore rigato di nero. |
Dimorfismo
sessuale - Durante
la frega i maschi assumono la livrea nuziale che presenta la regione
ventrale rosso-arancio, e le pinne pettorali, ventrali e anale di un
colore più intenso. |
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Habitat
e abitudini
- Il salmerino di torrente vive di preferenza in acque rapide, molto
fredde anche in estate, tipiche della parte superiore dei torrenti di
montagna, ma può essere presente anche in laghi con acqua a temperatura
inferiore a circa 20 °C. Esistono popolazioni anadrome, denominate "salters",
che scendono in mare per alimentarsi e ritornano in acqua dolce per la
riproduzione. Questi salmerini si spostano in acqua salata in primavera,
in coincidenza con l'aumento della temperatura, ma non si allontanano mai
più di alcuni chilometri dalla foce dei fiumi. La permanenza in acqua
salata dura poco più di tre mesi, poi i salmerini tornano a risalire i
fiumi. In acqua dolce frequenta fiumi e torrenti a corrente sostenuta,
caratterizzati dalla presenza di grandi buche tra i massi o sotto le
cascate, gole strette e profonde, tratti protetti da vegetazione folta e
intricata e correnti interrotte da massi. Durante la primavera, dalla
mattina al pomeriggio inoltrato, il salmerino di torrente caccia in acque
profonde, mentre rallenta l’attività nelle ore del crepuscolo e durante la
notte. In estate staziona a mezz'acqua o immediatamente sotto la
superficie ed è attivo durante tutta la giornata escluse le ore più calde.
Durante l’autunno vive a pelo d’acqua frequentando l'immediato sottoriva a
poca profondità e la sua attività diventa particolarmente intensa,
soprattutto nel tardo pomeriggio e all'imbrunire. Ai primi freddi intensi
inizia a risalire i corsi d’acqua superando anche ostacoli naturali
rilevanti come alte cascate, per raggiungere i luoghi adatti alla
riproduzione.
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Alimentazione - L’alimentazione abituale
è costituita da invertebrati bentonici come larve e adulti d’insetti
acquatici e terrestri, crostacei, molluschi e vermi, aumentando di taglia
i salmerini di torrente acquistano abitudini ittiofaghe, predano pesci
come vaironi, sanguinerole, scazzoni e avannotti. Nel contenuto stomacale
di esemplari molto gradi, sono stati osservati anche rane, tritoni e
piccoli mammiferi come le arvicole. Gli avannotti predano microrganismi
planctonici e bentonici. Anche gli immaturi si cibano di plancton, ma
attaccano anche prede di mole relativamente grande come crostacei decapodi
ed insetti. |
Riproduzione - La maturità sessuale
viene raggiunta a un anno nei maschi, mentre nelle femmine a
due. La riproduzione si svolge dalla fine di ottobre ai
primi di febbraio. Gli stock migratori anadromi risalgono i fiumi per
raggiungere le zone di frega, solitamente rappresentate da ghiareti con
acque basse, correnti e bene ossigenate. La femmina scava
una depressione poco profonda
sul fondale e vi depone le uova. Dopo la fecondazione da parte del
maschio, la madre ricopre la covata con la ghiaia del substrato. La
frega solitamente avviene di notte.
Le femmine depongono da 2.000 a 3.500 uova, di 4 - 6 millimetri di diametro,
per ogni chilogrammo di peso. Non esistono cure parentali. L'incubazione con acqua alla temperatura di 5 °C
si prolunga per circa 100 giorni, mentre dura solamente 50 giorni in
condizioni di temperatura vicine ai 10 °C. Dopo la schiusa gli avannotti
restano nascosti tra la ghiaia fino al riassorbimento del sacco
vitellino, che avviene in circa 4 settimane. I giovani restano nel luogo di
nascita per tutta la primavera e l'estate successiva e poi, con le prime
piene autunnali, raggiungono le zone di accrescimento situate a valle.
S. fontinalis da origine a ibridi intergenerici con Salmo trutta.
Anche se gli ibridi, denominati "tiger trout" possono generarsi in natura,
sono frequentemente realizzati in acquacoltura per la velocità di
accrescimento superiore a quella di entrambe le specie parentali. |
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Accrescimento -
Tempo minimo di raddoppiamento della
popolazione, medio: 1.4 - 4.4 anni (tm = 1 - 3; tmax = 7). L'accrescimento
ha ritmi analoghi in entrambi i sessi.
Rispetto agli stock nord americani, nelle popolazioni introdotte in
Europa, la crescita è relativamente lenta: a 2 - 3 anni vengono raggiunte
lunghezze totali comprese tra 20 e 25 cm. Da uno studio effettuato nelle
Alpi occidentali italiane, in un lago oligotrofico d'alta quota (Alessio
et al., 1987), il tasso di crescita è risultato modesto. A tre anni
gli individui raggiungono lunghezze comprese tra i 15 ed i 18 cm con un
peso di 40 - 60 gr, a cinque anni 20 - 22 cm e 70 - 110 grammi, a otto
anni 23 - 26 cm di lunghezza e 100 130 grammi di peso. Nel Lago Nero
in Val di Viù, in ambiente più produttivo, vengono raggiunte lunghezze di
18 - 20 cm in circa 22 mesi. Nel lago Combal (1940 m slm), a Courmayeur,
individui immessi a lunghezze comprese tra 5 e 9 cm, hanno raggiunto i 20
- 25 cm in solo un anno.
Specie di dimensioni medio grandi,
lunghezza massima riportata: 86.0 cm SL; peso massimo pubblicato: 9,390 g. Generalmente, in Italia, il salmerino di
torrente non supera i 45 cm di lunghezza. Età massima riportata: 7 anni. |
Predatori,
parassiti e malattie - La specie è soggetta a malattie virali
e batteriche, come la peste enterica della bocca rossa. Si conoscono
diversi parassiti, come Camallanus, Hysterothylacium,
Diphyllobothrium ed Echinorhynchus. Gli immaturi e gli adulti
più piccoli sono predati principalmente da altri salmonidi, da esocidi,
lucioperca e persici. Questi pesci rientrano anche nella dieta di uccelli
ittiofagi come cormorani, aironi, aquile di mare e falchi pescatori. Le
popolazioni anadrome vengono predate anche da mammiferi marini e
terrestri. |
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Status
della specie - Anche se viene registrato un generale calo
numerico negli stock selvatici, la specie non sembra essere in pericolo.
La causa principale di minaccia per le popolazioni anadrome è
rappresentata dall'eccessiva pressione di pesca. Nel suo areale di
origine, in nord America, le popolazioni selvatiche sono minacciate dalla
distruzione dell'habitat, dalla costruzione di dighe ed altre strutture
ostruttive prive di scale di risalita, in grado di impedire le migrazioni
riproduttive, dall'eccessiva pressione di pesca (inclusa la pesca
commerciale ed il bracconaggio), da inquinamento industriale urbano ed
agricolo e soprattutto dalla caduta di pioggia acida, in grado di
modificare la qualità delle acque rendendole inadatte allo sviluppo delle
uova. La presenza della specie in natura viene comunque sostenuta da
immissioni di materiale ittico prodotto in allevamento. |
Protezione - La
pesca sportiva e professionale sono soggette a misure minime e periodo di
divieto in tutta l'area di diffusione ed in Europa. S. fontinalis
non è
inclusa nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of
Nature and Natural Resources). In ogni
caso, come specie alloctona introdotta dal nord America, in Europa il
salmerino di torrente non dovrebbe essere soggetto a protezione. |
Valore
economico - Specie di alto interesse commerciale, il salmerino di
torrente è rinomato tra pescatori sportivi e costituisce un cibo
estremamente apprezzato. In America e Canada la forte domanda di mercato
alimenta una fiorente industria, la specie viene allevata in quasi tutti i
centri di allevamento e di lavorazione. Le carni sono ottime, dal gusto e
consistenza delicati, viene commercializzato fresco e refrigerato. In
Italia il salmerino di torrente non ha particolare importanza, anche se
recentemente la sua presenza negli allevamenti è aumentata a causa della
richiesta di materiale da immissione per la pesca sportiva e per la pesca
in laghetti a pagamento. |
Pesca
- La specie ha notevole interesse per la pesca sportiva, viene
insidiata sia con esche naturali, sia con esche artificiali.
Particolarmente impiegate sono le discipline "a spinning" ed a mosca. La
pesca commerciale è praticata a causa del valore di mercato relativamente
elevato. I salmerini sono generalmente catturati con reti da traina, da
circuizione e da posta. Nei grandi laghi questi pesci vengono anche
catturati con l'impiego della "tirlindana", tecnica a traina che si
effettua calando in acqua contemporaneamente diversi cucchiaini ondulanti,
appositamente studiati e fabbricati per questo genere di pesca. |
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