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Il
pesce gatto nero, Ameiurus
melas
(Rafinesque,
1820) |
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Caratteri
meristici - Branchiospine: 15 - 19. Raggi pinna dorsale
(totale): 6 - 9. Raggi pinna anale (totale): 17 - 23.
Raggi pinna pettorale (totale): 7 - 9. Numero cromosomico: 2 n = 60. |
Descrizione
- Corpo massiccio e robusto, a sezione
cilindrica nella parte anteriore, compresso in quella posteriore. Pelle
priva
di squame e coperta di muco secreto da ghiandole dermiche. Testa grande,
larga e depressa, con occhi piccoli rispetto alle dimensioni del pesce, e
muso di lunghezza pari a circa 2.4 volte il diametro oculare. Bocca
ampia, in posizione terminale o leggermente subterminale. Mascella
inferiore nettamente più corta di quella superiore. Quattro paia di barbigli,
quelli inseriti agli
angoli della bocca sono tre volte più lunghi del paio situato vicino alle
narici posteriori. Linea laterale completa, con andamento quasi
rettilineo, leggermente incurvato verso l’alto nella porzione anteriore.
Peduncolo caudale più stretto che nelle specie congeneri: A. nebulosus
e A. natalis. Peritoneo fortemente punteggiato di nero (Goldstein e
Simon 1999). Raggio
spiniforme della pinna dorsale ben sviluppato, acuminato e molto robusto. Seghettatura posteriore
dei raggi spiniformi pettorali debolmente marcata. Presenza di pinna
adiposa. Pinna
caudale con margine diritto o leggermente convesso. Nella pinna anale i
raggi 3 - 5 sono da 1,5 a 2,0 volte più lunghi degli ultimi raggi
posteriori (Ross 2001). Livrea priva di macchie
scure, variabile da verde oliva a brunastro, molto scura sul dorso, più
chiara con sfumature giallastre sui fianchi, gradatamente più chiara verso
il ventre giallastro o biancastro. Le pinne sono ialine, piuttosto
densamente pigmentate, molto più scure dei raggi. Gli avannotti di solito
sono di colore completamente nero (Ross 2001). |
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Dimorfismo
sessuale - Nelle femmine i dotti urinario e genitale
presentano aperture esterne separate, nei maschi, entrambi i dotti
confluiscono in una apertura comune (Moen 1959). |
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Habitat
e abitudini
- Specie diffusa in acque ferme e corsi d'acqua a flusso moderato
o lento, su substrati molli ricchi di detriti accumulati dalla corrente.
Molto diffusa in piccoli corpi d'acqua, come stagni, pozze di esondazione,
canali di irrigazione e habitat di paludose. Frequente in fiumi e canali a
bassa pendenza, acque torbide e fondo limaccioso. Nei fiumi e laghi più
grandi laghi, occupa acque poco profonde torbide, a substrato fangoso e
con presenza di moderata quantità di vegetazione acquatica, radici ed
altri ostacoli sommersi. Robinson (1977) riporta la raccolta di esemplari
nel fiume Missouri solo in acque a lento movimento, con fondale melmoso e
sponde fangose. A. melas
tollera bene acque a basso
tenore d’ossigeno, capacità che lo pone in grado di superare bene forti
magre estive. In Michigan sono stati segnalati esemplari sopravvissuti a
concentrazioni di ossigeno inferiori a 0,2 - 0,3 ppm (Cooper & Washburn,
1949). Predilige acque calde o temperate, al calare della temperatura,
tende ad infossarsi nel fango e a sospendere ogni attività. Viene
riportata tolleranza a temperature dell'acqua superiori a 36 - 38 °C
(Campbell & Branson, 1978). Durante episodi di forte piena dei fiumi, per
evitare di essere travolti dalla corrente, i pesci sono in grado ridurre
la capacità di galleggiamento. Al crescere del flusso il pesce aumenta la
pressione sul gas della membrana natatoria, in modo che i gas presenti
siano rilasciati all'esterno tramite il dotto pneumatico o siano assorbiti
nel sangue (Machniak & Gee 1975). Resiste bene al degrado ambientale ed
all'inquinamento. La specie è fotofoba, entra in massima attività durante
le ore crepuscolari e notturne, aggirandosi sul fondo alla ricerca del
cibo tramite le terminazioni tattili presenti nei barbigli. Il picco di
attività alimentare si verifica di solito poco prima dell'alba e poco dopo
il tramonto (Darnell & Meierotto 1962). Il pesce gatto è comunque attivo
anche durante il giorno, specialmente in condizioni di elevata torbidità
delle acque o quando il cielo è coperto. Durante i mesi più rigidi, i
pesci gatto si infossano nel fango, e svernano in stato latente.
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Alimentazione - La dieta di A. melas
è molto varia, comprende elementi vegetali ed animali, come insetti e loro
larve, crostacei, molluschi, anellidi, uova di pesci, avannotti e detrito
organico. Nel lago Clear (Iowa, USA), la principale voce alimentare degli
adulti è rappresentata da larve di chironomidi, con maggiore predazione di
piccoli pesci durante i mesi estivi (Welker 1963). Dal contenuto gastrico
di esemplari catturati in laghi del Wisconsin (Pearse, 1918), la dieta è
risultata composta dal 45,1% di insetti (35,2% larve, 4,2% pupe, 5,7%
insetti adulti), e dal 21,4% di oligocheti (componente più importante
nella dieta dei pesci immaturi rispetto agli adulti). Durante i primi mesi
di vita, gli avannotti si cibano di microrganismi planctonici, piccoli
invertebrati ed alghe. Gli immaturi si cibalo di invertebrati, sostanze
vegetali e detrito organico. Il contenuto dello stomaco di esemplari di
taglia compresa tra 40 e 60 mm SL, catturati in Wisconsin, si è rivelato
composto dal 54,1% di crostacei anfipodi (Hyalella azteca), 19,2%
di larve di insetti, 15,1% di detrito organico, 4,5% di insetti adulti,
3,4% funghi ed alghe, 2,8% piccoli gamberi, e dal 0.9% di elementi di
altro tipo. Nella diga di Beaver (White River, Arkansas e Missouri),
durante periodi in cui il livello dell'acqua si mantiene stabile, il
contenuto gastrico 72% di esemplari di classe 0+ (<102 mm TL) era composto
da entomostraci, mentre il 94% di quello di pesci di classe 1+ e 2+ (102 -
287 mm TL) era costituito da alghe filamentose, detrito organico e
gamberi, mentre in inverno e primavera, quando il livello dell'acqua
aumenta, il 56% dell'alimentazione dei pesci di lunghezza inferiore a 102
mm LT, era composto da animali terrestri, ed il 26% da alghe filamentose (Applegate
& Mullan 1967). Esperimenti di acquacoltura, condotti su immaturi di pesce
gatto nero (<25 mm LT), hanno mostrato un tasso di accrescimento maggiore
con alimentazione esclusivamente composta da entomostraci e larve di
insetti (Forney 1955). A. melas ha apparentemente maggiori capacità
digestive durante i mesi estivi, mentre durante i mesi invernali resiste
in attività ridotta o in latenza consumando il glicogeno ed il grasso
accumulato durante la buona stagione (Nordlie 1966). |
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Riproduzione - A. melas raggiunge
la maturità sessuale tra il secondo ed il terzo anno di vita. Nel fiume
Mississippi, in Illinois, i pesci maturano a circa 254 mm di lunghezza ed
all'età di tre anni (Carlander 1969). Dennison e Bulkley (1972), riportano
che nel lago Clear (Iowa, USA), i più piccoli esemplari maturi catturati
misuravano 171 mm TL (femmine) e 215 mm TL (maschi). Il periodo riproduttivo va dalla
tarda primavera all’inizio dell'estate, quando la temperatura dell'acqua raggiunge i
20 - 22 °C. A. melas costruisce nidi e svolge cure parentali. La
femmina ripulisce un tratto di fondale allontanando con il muso alghe e
detrito, poi prepara il nido scavando una depressione, dal diametro pari a
circa la lunghezza del pesce, con movimenti della pinna anale e delle
pinne ventrali. Durante l'accoppiamento il maschio e la femmina si
dispongono in direzioni opposte, con il maschio che copre il capo della
femmina con la pinna caudale e posiziona la parte ventrale a 45°
dall'addome della femmina. A seconda della taglia, ogni femmina produce da
200 a 6.000 uova. Nel lago Clear (Iowa, USA) la fecondità delle femmine è
molto variabile, anche in esemplari di dimensioni simili, con una quantità
di uova prodotte compresa tra 2.047 e 5.495 (Dennison & Bulkley 1972).
Forney (1955) riporta una media di 3.283 uova prodotte in femmine di
misura compresa tra 203 e 227 mm TL, e una media di 3.845 uova in femmine
di taglia compresa tra 229 e 251 mm TL. Le uova ovariche misurano 2
- 3 mm di diametro. Le uova fecondate sono di colore variabile da giallo
oro ad arancio, leggermente più grandi di quelle ovariche, adesive e
rivestite da una sostanza gelatinosa, nel nido aderiscono insieme formando
una massa unica (Simon & Wallus 2004). La femmina ossigena le uova con
movimenti delle pinne durante il primo giorno dopo la deposizione, in
seguito questo compito viene assunto dal maschio. Con temperature
dell’acqua superiori a 20°C, le uova schiudono dopo 8 - 10 giorni.
Entrambi i genitori proteggono il nido e custodiscono in modo aggressivo
gli avannotti (Fowler 1917). Le cure parentali cessano dopo che gli
immaturi superano la taglia di circa 25 - 30 mm TL. La custodia dei
giovani può essere svolta con modalità collettive, sono stati osservati
branchi di avannotti, di taglia compresa tra 15 e 25 mm TL, sorvegliati da
più adulti mentre si spostavano in acque basse (Forney, 1955). |
Accrescimento e resilienza - Tempo minimo di
raddoppiamento della popolazione, medio: 1.4 - 4.4 anni (tmax=10;
assumendo tm = 3). La velocità di accrescimento è variabile, dipende molto
dalla temperatura e dalla disponibilità di cibo. In Oklahoma, i pesci
gatto neri raggiungono una lunghezza media di 94 mm TL dopo il primo anno
di vita, 170 mm TL al secondo, 229 mm TL al terzo, 274 mm TL al quarto,
312 mm TL al quinto, e 351 mm TL al sesto anno di età. La crescita risulta
più veloce nelle popolazioni di grandi fiumi e bacini, rispetto a quelle
di corsi d'acqua e stagni piccoli e sovrappopolati (Houser e Collins
1962). In Italia A. melas raggiunge una taglia compresa tra 15 e 18
cm di lunghezza alla fine del terzo
anno d'età. Nell'area di diffusione originaria, la lunghezza massima
osservata è 620 mm TL (Page & Burr 1991), ed il
peso massimo pubblicato è 3.620 g.
Le popolazioni introdotte in Europa non raggiungono mai la taglia di
quelle americane.
Età massima riportata: 10 anni.
Il ciclo vitale è generalmente di 4 - 5 anni, ma esemplari di 8 - 9 anni
d'età non sono rari. |
Predatori,
parassiti e malattie - La specie è soggetta a malattie virali
e batteriche. Il pesce gatto nero è noto come ospite di larve parassite
di molluschi bivalvi e vermi nematodi e cestodi. Mayberry et al.
(2000) segnalano vermi cestodi (Proteocefalidi, Procephalus sp.) e
vermi trematodi (Allocreadium ictaluri, Alloglossidium geminus,
Gyrodactylus, Phyllodistomum caudatum, Posthodiplostumum
minimum, Pseudomagnivitellinum ictalurum), tra i parassiti
osservati in esemplari di Ameiurus melas catturati in Texas. A.
melas è preda di molti pesci, tra cui anguille, persici trota e lucci. In
America
viene predato anche da uccelli ittiofagi e rettili acquatici, come
alligatori, tartarughe carnivore e serpenti, in misura minore da mammiferi
carnivori (procioni, orsi, visoni ecc.). |
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Status
della specie - In Nord America risulta relativamente comune in
tutta l'area di distribuzione. La specie è sottoposta a forte pressione di
pesca, e viene supportata con immissioni di materiale prodotto in
allevamento. Localmente alcune popolazioni possono scomparire o subire
forti contrazioni numeriche a causa di inquinamento o altre alterazioni
ambientali di origine antropica.
Globalmente la specie appare in espansione a causa delle immissioni
effettuate in aree estranee alla sua area di distribuzione
originaria. |
Protezione - In nord America la specie
beneficia di misure minime e periodi di divieto di pesca. In Europa, A.
melas è considerata specie alloctona ed invasiva, non esistono misure
di protezione. La specie non è inclusa
nella Lista Rossa IUCN (International Union
for Conservation of Nature and Natural Resources). |
Valore
economico - In America A. melas ha una discreta importanza
economica e viene comunemente allevato. In
Europa non suscita molto interesse commerciale. In Italia il pesce gatto nero
viene apprezzato soprattutto in alcune
zone dell’area padana. La
specie riveste un ruolo importante nell’industria ittica dell’Emilia Romagna,
dove vengono prodotte circa 1.500 tonnellate di pesce all'anno. Ha carni
ritenute molto gustose, di colore bianco rosato, di sapore e consistenza
simili a quelle dell’anguilla. |
Pesca - La specie è considerata interessante
dai pescatori sportivi nord americani. In Europa non riveste particolare
importanza per la pesca sportiva, mentre non ha alcun valore per quella
professionale. |
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